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Visualizzazione dei post da gennaio, 2018

PLATONE

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Platone nacque ad Atene da famiglia aristocratica nel 427 a.C. Secondo Aristotele , da giovane Platone fu scolaro di Cratilo, un seguace di Eraclito . A vent’anni cominciò a frequentare Socrate diventandone discepolo. Platone trascorse la sua giovinezza durante la guerra del Peloponneso (431 – 404 a.C.). Aveva 23-24 anni quando Atene fu sconfitta definitivamente dagli Spartani ed ebbe inizio il governo oligarchico dei Trenta tiranni . Tra i Trenta tiranni c’erano Crizia, cugino della madre di Platone e leader del gruppo, e Carmide, zio di Platone; essi lo invitarono a prendere parte alla vita politica. Platone si aspettava che i nuovi governanti reggessero la città secondo giustizia e seguì quindi con attenzione le loro scelte politiche, rendendosi conto, però, in breve tempo, che il vecchio governo democratico era decisamente migliore del nuovo regime aristocratico. In particolare, Platone si indignò per la tattica utilizzata dai Trenta

SOCRATE

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La vita e il pensiero di Socrate hanno avuto un’eco profonda, che è stata talora paragonata a quella di Cristo o Buddha . Eppure di questa figura sappiamo abbastanza poco. Socrate nacque ad Atene nel 470-469 a.C. Il padre era scultore, mentre la madre levatrice. Socrate compì ad Atene la propria educazione giovanile, studiò probabilmente geometria e astronomia, e forse fu scolaro di Anassagora . Si allontanò da Atene solo tre volte per compiere il proprio dovere di soldato e partecipò alle battaglie di Potidea, Delio e Anfipoli. Nel Simposio di Platone , Alcibiade parla di Socrate in guerra come di un uomo insensibile alle fatiche e al freddo, coraggioso, modesto e padrone di sè anche quando l'esercito era in rotta. Socrate si tenne lontano dalla vita politica attiva. La sua vocazione, il compito a cui si dedicò e si mantenne fino all’ultimo, dichiarando al tribunale che si apprestava a condannarlo che non lo avrebbe in alcun caso abbandonato, fu l

PROTAGORA

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Protagora di Abdera è il primo e il più importante esponente della sofistica . Protagora nasce ad Abdera nel 490 a.C – anno dell a battaglia di Maratona . Nella sua formazione il pensiero di Eraclito è influente. Diffonde il suo pensiero in varie città greche tanto che la sua fama è tanta e numerose volte si trattiene ad Atene , dove gode dell’amicizia di Pericle , ma, in seguito all’accusa di empietà, Protagora sarà costretto ad allontanarsi dalla città . La tesi fondamentale di Protagora che sintetizza tutta la sofistica è « l’uomo misura di tutte le cose, di quelle   cose che sono in quanto sono e di quelle che non sono in quanto non sono» . Il che sta a significare che l’uomo è il metro, il soggetto di giudizio della realtà o dell’irrealtà delle cose, del loro modo di essere e del loro significato.  Espressione del relativismo culturale , l’uomo misura di tutte le cose equivale ad affermare una forma di umanismo – l’uomo rimane soggetto del

I SOFISTI

I sofisti si pongono finalità pratiche, impegnandosi a livello educativo e pedagogico, insegnando la virtù (areté), fino ad allora ritenuta ereditaria e non insegnabile. Pertanto si qualificano come educatori professionisti, pretendendo un compenso per le loro prestazioni.  Con un uso spregiudicato della ragione, criticano ogni istituzione, convenzione e dogma filosofico, ottenendo una prospettiva relativistica in ambito etico, conoscitivo e culturale e un'attitudine utilitaristica. Protagora è il fondatore della sofistica e il suo nome è legato al principio del relativismo etico, che egli formula così: "L'uomo è misura di tutte le cose, di quelle che sono per ciò che sono e di quelle che non sono per ciò che non sono". Al sapiente (sofista) non tocca quindi il compito di scoprire i fondamenti stabili delle cose, ma quello di rendere "più forte il discorso più debole". La virtù è fondata sull'utile e non sul bene: il sofista è colui che

IPPOCRATE

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Ippocrate nacque tra il 460 e il 450 a.C. nell’isola greca di Cos. Figlio del medico Eraclide, viaggiò frequentemente: soggiornò infatti con molta probabilità ad Atene ed anche ad Abdera, dove fu in rapporti con Democrito ; concluse infine la sua esistenza a Larissa, in Tessaglia, nel 380 a.C. Nel mondo greco la medicina era un mestiere come un altro, non esistevano titoli professionali riconosciuti dalla legge, chiunque poteva pretendere di fare il medico; le conoscenze generali e le abilità tecniche venivano trasmesse tramite un normale apprendistato compiuto presso un maestro. E Ippocrate trasmise le sue conoscenze sia ai membri della propria famiglia sia ai discepoli che da ogni regione del mondo greco venivano a Cos attratti dalla sua fama. Sotto il nome di Ippocrate sono giunti circa sessanta trattati medici che costituiscono il cosiddetto Corpus Hippocraticum . Solo una minima parte di essi furono scritti effettivamente da Ippocrate, gli